ali per volare

Ali per volare, Radici per tornare, Motivi per restare…

Un ruolo primario per il vettore utilizzato durante il massaggio: puoi scegliere un oleolita personalizzato con erbe officinali nostrane o formulazioni Indiane tipicamente Ayurvediche…

L’olio è la sostanza piu’ vicina alla consistenza dell’anima…

Ma quanto e’ importante la scelta dell’olio nel contesto di un trattamento? 
Sicuramente e’ importante, ma lo e’ ancora di piu’ l’energia del terapista.
Il massaggio Orientale e’ un lavoro di manipolazione delle energie, di calore, di trasmissione.
Il massaggio Ayurvedico e’ un volo..

che cos’è il “Nagarajas Parlour”

nagarajas parlour
Il “Nagarajas Parlour” è uno studio olistico privato sito in Vanchiglia, Torino.
I costi si riferiscono solo al tempo impiegato sul “dhroni”(tavolo da massaggio Indiano tradizionale).
All’accoglienza, nel momento tisana, e’ possibile condividere e personalizzare l’eventuale percorso da fare insieme, la scelta degli oli da massaggio e la direzione dei trattamenti. 
Chiaramente questo non preclude un’esperienza semplicemente sensoriale-ricreativa per coloro i quali che invece non amino parlare.
Ricordati di lasciare il mondo esterno fuori, una volta dentro il salotto…
Ecco cos’altro puoi trovare:
– Prodotti erboristici artigianali stagionali quali oli da massaggio,  unguenti, incensi, blend di erbe per pediluvio.

SAPTHA DHATUS

TRE METAFORE SECONDO LE QUALI I 7 TESSUTI SI NUTRONO

 

Khale Kapote Nyaga

COME UN PICCIONE CHE BECCA LE BRICIOLE DA TERRA.

Kshira Dadhi Nyaga

COME DAL LATTE CHE SI TRASFORMA IN BURRO E CHIARIFICANDOSI DIVENTA GHEE , Così OGNI TESSUTO SI NUTRE DEL PREDECENTE.

 Kedar Kullay

L’ACQUA FLUISCE DA UNA CANNA ALLA TERRA  E DI VOLTA IN VOLTA, ANCHE NELLE ALTRE FILE. I TESSUTI SI IRRORANO NELLO STESSO MODO.

 

I “7 tessuti” sono sia ingredienti che componenti, sono sostegno e struttura. Essi costituiscono la fisiologia dei diversi veli organici del nostro corpo.

Nutrendosi tra di loro si supportano e permettono la vita.

I dhatus si formano infatti dal processo di metabolismo del cibo che mangiamo e che passa attraverso setti stadi di formazione. Da essi dipendono anche emozioni e passioni, il caldo e il freddo. Come i dosha, sono composti dai 5 elementi (Panchamahabhuta), con presenza in ogni strato, di uno o più elementi.

I tridosha viziati li contaminano e poiché sono in inter-relazione, quando un dhatu è infetto, quello successivo ne viene influenzato. Così la malattia si manifesta in uno o più tessuti.

Il plasma (RASA) nutre il sangue (RAKTA) rendendoci lieti. Il suo prodotto di scarto è il muco.

Il sangue (RAKTA) nutre i tessuti muscolari (MAMSA) purificando e donando luminosità alla pelle. Il suo prodotto di scarto è la bile.

MAMSA nutre i tessuti adiposi (MEDA) favorendo lo sviluppo del corpo. Il suo prodotto di scarto si accumula negli orifici, come il cerume dei condotti uditivi per esempio.

MEDA nutre i tessuti delle ossa e delle cartilagini (ASHTI) lubrificando il corpo. Il suo prodotto di scarto è il sudore.

ASHTI nutre il midollo (MAJJA) rafforzando la nostra struttura portante. Il suo prodotto di scarto è costituito dai peli, dalla barba e dalle unghia.

Il midollo nutre il seme e l’uovo (SHUKRA) con il suo materiale di riempimento mieloide e adiposo. Il suo prodotto di scarto sono le lacrime.

SHUKRA non ha prodotti di scarto ma due funzioni: una riproduttiva|libidica e l’altra finalizzata alla distillazione dell’OJAS. Appporta pazienza ed armonia.

L’Ojas è la settuplice essenza dei Saphta Dhatus: energia vitale, sottile e materiale, tra coscienza e corpo fisico. Pervade il sistema linfatico e quindi influenza la risposta immunitaria, la forza individuale e l‘aura.

Un Ojas bilanciato si manifesta nell’assenza di gonfiori dello stomaco, in una pelle pulita, in presenza di spirito, concentrazione ed energia, equilibrio emozionale e stabilità psicologica.

L’ Ojas diminuisce nell’essere a causa di: una quantità eccessiva o una carenza di cibo, diete o digiuni prolungati, troppo lavoro o stress, troppo esercizio fisico o iperattività sessuale, insonnia e sofferenza emotiva, viaggi continui e conversazioni eccessivamente lunghe. L’alcool lo influenza e lo riduce, specie se assunto quotidianamente in dosi sbagliate.

Ogni Dhatu possiede un proprio fuoco metabolico (DHATAVAGNIS) per un totale di 13 fuochi digestivi.

1 Jatharagni, il fuoco digestivo primario dello stomaco.
5 bhuta agni responsabili della formazione dei pancha mahabhuta, i cinque elementi (etere, aria, acqua, fuoco, terra).
7 dhatu agni responsabili della formazione dei dhatus, i tessuti corporei.

Il concetto di AGNI include quindi, la secrezione e l’azione sul bolo alimentare dell’acido cloridrico, degli enzimi intestinali, degli acidi e degli alcali biliari. Mediante i procedimenti biochimici, i 13 fuochi digestivi  ricavano dal nutrimento i tessuti secondari e le sostanze di scarto (MALAS).

regala un voucher

 

 

Regala un trattamento alle persone che ami per questo Natale.

Anche se sei dall’altra parte d’Italia potrai fare un dono ai tuoi cari che vivono a Torino. E’ possibile effettuare il pagamento tramite PAYPAL (o versamento su postepay evolution) scrivendo a: ” [email protected], ricordandosi di indicare il nominativo della persona interessata.

Il voucher così ottenuto sarà fruibile, prenotando, durante tutto l’arco di Gennaio e Febbraio 2019.

Il “Nagarajas Parlour” augura migliori Feste a tutti, con la speranza di acquistare una nuova consapevolezza per l’anno che sta per cominciare.

I servizi riprenderanno il 2 di Gennaio 2019.

NASYA

Sintomi influenzali?
Ecco il trattamento che fa al caso vostro: NASYA.

NAGARAJAS PARLOUR

Estremamente efficace nel liberare le vie nasali e prevenire l’influenza, combina tecniche di massaggio con l’uso di vapori medicati.

Viene così eseguito:

  • decozione di echinacea;
  • vigoroso massaggio del volto e manipolazione dei punti marma che stanno alla radice del naso;
  • instillazione di gocce di olio ( Anu Thailam) per via nasale;
  • inalazione di vapori medicati e lavoro con il respiro;
  • gargarismi disinfettanti.

Questo trattamento è volto a liberare le vie respiratorie mediante instillazione nelle narici di oli appositi, massaggio del viso e delle spalle, getti di vapore di erbe officinali e suffumigi.

Il naso è una porta d’ingresso immediata verso il cervello, in quanto gli stimoli olfattivi nel rinencefalo sono direttamente collegati alle emozioni.

I doshas che vengono pacificati sono Kapha (per ripristinare le mucose e sciogliere il catarro) e Vata (emicrania e disturbi cognitivi).

costo del trattamento: 30 euro

Dove inizia e dove finisce l’Ayurveda

  • Come l’Ayurveda è proposto in India e in Occidente;

  • Dove inizia e dove finisce l’Ayurveda al “Salotto dei Nagarajas”.

Anche se in India, L’Ayurveda corrisponde alla Medicina ufficiale, vanta una tradizione secolare sconfinante nel Magico. Nell’Atharvaveda Saṃhitā (che contiene le informazioni relative alla scienza Ayurvedica) sono raccolti incantesimi contro le malattie e la possessione demoniaca, invocazioni per la salute fisica, la longevità, imprecazioni, maledizioni e formule di stregoneria. Nel Rasa shastra, una sorta di chimica alchemica, pietre preziose e minerali, mercurio ed erbe, sono incorporati in farmaci in seguito a processi di purificazione meticolosi.

Comprendere i numerosi livelli del pensiero Orientale non è per niente semplice per un Occidentale. Credo che per la stessa motivazione, impostare uno stile di vita sui modelli Orientali, vivendo in una società Occidentale equivarrebbe ad un fallimento, una moda, una scelta ostinata.

Se è pur vero che per gli Indiani AGNI (divinità del fuoco, ma nel nostro contesto “fuoco digestivo”), presiede il metabolismo ed indica l’importanza che viene data all’alimentazione e all’eliminazione delle sostanze di scarto- in Italia sembra che questo aspetto sia quasi il solo ad essere considerato, in un una sorta di buonismo New Age per niente inclusivo (di ombre e luci) e che ben si inquadra in un mercato quotidianamente aggiornato con nuovi prodotti biologici e vegani.

Le qualità proprie del cibo e dei liquidi possono essere potenziate dal materiale|metallo|foglia che li contengono. Così come l’assunzione di cibo dovrebbe essere regolata in quantità specifiche a seconda delle ore del giorno in ritmi circadiani ben scanditi.

Il latte, il ghee (burro chiarificato), l’urina di mucca e di capra, i minerali, le sanguisughe e pratiche per niente dolci fanno tutte parte dell’Ayurveda.

Il “Nagarajas Parlour” è la sintesi di anni di lavoro nel sociale, nel campo umanistico/artistico prima e scientifico dopo, in cui elementi puri dell’Ayurveda  (le tecniche preparatorie del “Poorva Karma” di oleazione e sudorazione, i thailam, le polveri, le erbe indigene) vengono naturalmente incorporati in un approccio di matrice Occidentale, in continua evoluzione, ben consapevole della della nostra tradizione Erboristica e di una spiritualità trasversale.

L’Ayurveda si divide in 8 branchie fondamentali:

  1. KAYA Chikitsa – medicina generale ed interna che si interessa delle disfunzioni metaboliche e sistemiche.
  2. BALA (Kaumara Bhritya) – pediatria.
  3. GRAHA Chikitsa – demonologia, trattamento di infezioni idiopatiche, inspiegabili e causate da spiriti e dalle loro molteplici forme di possessione. Psichiatria e disturbi psicosomatici.
  4. URDHWANGA Chikitsa (Shalakya Tantra) – oftalmologia e disordini legati ad udito, gola e naso.
  5. SHALYA Tantra – chirurgia, trattamenti che prevedono l’uso di strumenti affilati (yantras e shastras), suture (sevana), incisioni, l’uso di alcali, fuoco e salassi (Rakta Moksana).
  6. DAMSHTRA Chikitsa (Agada Tantra, Visha Chikitsa)  – tossicologia, avvelenamento in seguito a morsi di serpente e scorpioni etc.
  7. JAZA Chikitsa (Rasayana) – geriatria, problemi legati all’anzianità, nutrizione dei tessuti, terapia della giovinezza, il Panchakarma .
  8. VRISHA VAJIKARANA– afrodisiaci, sessuologia, problematiche connesse a fertilità etc.

I “SI” e i “NO” del “NAGARAJAS PARLOUR”:

SI

  • Fitopolifarmaci originali importati;
  • Tecniche esatte di preparazione del corpo (e bilanciamento dei doshas) proprie del “Poorva Karma”;
  • Tecnica a due operatori tradizionale del Kerala;
  • Trattamenti di oleazione volti a contrastare i disturbi del SNC;
  • Alcune tecniche di sudorazione ed uso di vapore medicato;
  • Il “Nasya” del Panchakarma;
  • Punti Marma, digito pressione e riflessologia plantare;

NO

  • nutrizionismo;
  • tecniche invasive contemplate nel Panchakarma.
  • L’uso del latte è limitato ai pediluvi – sebbene venga usato talvolta il Ghee.
  • Non si utilizza l’urina di mucca.

    nagarajas parlour
    Agni, il fuoco digestivo

Il “DHRONI”

NAGARAJAS PARLOUR

Che cos’è un DHRONI?

Il tradizionale tavolo da massaggio Indiano è chiamato Dhroni.

Quasi tutti i trattamenti del “Nagarajas Parlour” sono effettuati su di esso.

Oltre ad essere un’icona dell’Ayurveda presenta delle forme eleganti ed uniche, che non solo lo contraddistinguono dal classico lettino da massaggio (difatti è molto più largo e lungo), ma che rimarcano la sua funzione essenziale ed inequivocabile.

Quando la forma esteriore corrisponde all’essenza: mi riferisco alla possibilità che offre di eseguire alcuni dei trattamenti peculiari della scuola Indiana in cui è previsto un generoso utilizzo di olio medicato – da un litro e mezzo a tre litri.

Il suo nome è Dhroni o Thaila Dhroni (tavolo dell’olio, ma non solo, in quanto sebbene sia il principale vettore vengono utilizzate anche decozioni, colloidi e medicamenti vari). Ha un’anima di legno (Cedro nel caso del “Nagarajas Parlour”) incisa in canali di raccolta che consentono di riciclare l’olio medicato durante il trattamento ed estenderne la durata.

“Shirodara” (che lavora sulla testa, l’intera area superiore e i disturbi di natura ansiosa, psicologica e mentale che possono comprometterne le funzioni) e “Pizichil” (che lavora sul corpo intero, sulla debolezza fisica e sessuale) non potrebbero essere eseguiti diversamente.

A differenza dell’Abhyanga (corpo intero) che può essere provato anche in sessione unica e ad uso ricreativo, tali trattamenti, dovrebbero essere eseguiti in cicli di almeno 3 sedute, a seconda della gravità del disturbo, per manifestare le proprietà terapeutiche.

la polvere Rasnadi

Un altro speciale fito-polifarmaco Indiano di circa 24 erbe

Essendo un Kapha-Vata hara, la polvere Rasnadi trova applicazione principalmente nell’alleviare i disturbi delle mucose superiori (raffreddore e febbre|tosse, catarro e muco), vertigini, mal di testa, pesantezza della testa, sinusite.

Bregma

Come coadiuvante di una sessione di massaggio viene applicata pura sul punto di congiunzione dell’osso frontale con i due parietali e che nel neonato si presenta non ossificato (Bregma).

In questo modo si crea una sorta di sigillo che assorbe l’eccesso di calore senza disperderlo.

In alcune zone dell’India, le mamme applicano sui loro bambini, con un colpetto leggero e a modo di protezione, un tocco di polvere Rasnadi su Bregma e palmi delle mani|suola dei piedi, prima che essi si allontanino dalle mura domestiche.

Quando la Rasnadi Choorna viene utilizzata per applicazioni locali è miscelata con succo di Adhatoda vasica, latte o acqua calda.
In forma di Lepa, quindi, può essere utilizzata nel caso di reumatismi, dolori muscolari e soprattutto come maschera su cuoio capelluto e fronte per ricevere sollievo immediato in episodi di mal di testa.
Adhatoda vasica
RASNA
Pluchea lanceolata

Rasna – Pluchea lanceolata

Akil – Aquilaria agalloka

Amukkuram – Withania somnifera

Chandanam –  Santalum album

Chenchallyam – Shorea robusta

Chenninayakam – Aloe babadensis (polpa essiccata)

Chittaratha – Plumbago zeylanica

Chukku – Zingiber officinalis

Devatharam  –  CEDRUS DEODARA

Irattimadhuram – Glycyrrhiza glabra

IruveliColeus Vettiveroides  (Vetiver nero)

Kaduku rohiniMallotus philippensis

(Kamala tree dai cui frutti si ricava un pigmento rosso )

Kavimannu o Gairika – ocra rossa derivante da Fe2 O3|ematite purificata

Kottam – Saussurea lappa

Kurumulaku – Piper nigrum

Kurumthottiveru – Sida cordifolia

Manjal – Curcuma longa

Meera – Commiphora mukul

Muthanga – Cyperus rotundus

Poothanakku

Puli – Tamarindus indica

Ramacham – Ocimum tenuiflorum

Sahasravedhi –  Ferula asa foetida

Tipphali  – Piper longum

Vayampu – Acorus calamus

kumkum
Kamala tree

Che cos’è il massaggio olistico?

lavorando la terra coltiviamo il cielo

Un trattamento olistico agisce contemporaneamente su diversi livelli (psico-neuro-endocrino) e conduce ad una soglia di percezione simile al dormiveglia in cui avviene uno scambio spirituale tra terapista ed ospite.

Un massaggio olistico abbraccia il campo emozionale in un connubio tra scienza e pensiero magico.

Liquidità, sonorità e luminosità per esempio, si riferiscono a manifestazioni microscopiche che i sensi dell’uomo abituato a manifestazioni macroscopiche non può percepire in tempi brevi.

Per offrire i suoi frutti la terra deve contemplare il ciclo della luna e la corsa del sole e altre peculiari corrispondenze celesti.

Non a caso gli elementi naturali ricorrono sia nella teoria umorale Medievale che nei principi vizianti che pervadono il corpo fisico nell’Ayurveda (i dosha), sia per attribuire delle qualità, che per determinare dei caratteri psico-fisici.

Nel massaggio olistico non si interviene semplicemente sulle fasce muscolari e sulle vertebre, ma si lavora con la bio energia e i corpi sottili.

I dosha designano determinate porzioni dei nostri organi interni che come gli stessi umori sono soggetti ad oscillazioni all’interno del giorno, delle stagioni e della vita; il fuoco è caldo e secco; l’acqua fredda e umida; la terra fredda e secca; l’aria calda e umida.

Per comprendere il significato del termine olistico si pensi al principio di corrispondenza Decadentista o all’impostazione del pensiero Orientale.

L’infinita possibilità che gli elementi hanno di combinarsi fra loro è all’origine degli infiniti caratteri riscontrabili nella natura umana.

Nei raggi luminosi che trasportano le immagini, linea di confine tra realtà manifesta ed occulta, vi sono forti analogie con la materia mercuriale, sottile conduttrice di energia e informazione nell’uomo e in tutto il cosmo.

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