SAPTHA DHATUS

TRE METAFORE SECONDO LE QUALI I 7 TESSUTI SI NUTRONO

 

Khale Kapote Nyaga

COME UN PICCIONE CHE BECCA LE BRICIOLE DA TERRA.

Kshira Dadhi Nyaga

COME DAL LATTE CHE SI TRASFORMA IN BURRO E CHIARIFICANDOSI DIVENTA GHEE , Così OGNI TESSUTO SI NUTRE DEL PREDECENTE.

 Kedar Kullay

L’ACQUA FLUISCE DA UNA CANNA ALLA TERRA  E DI VOLTA IN VOLTA, ANCHE NELLE ALTRE FILE. I TESSUTI SI IRRORANO NELLO STESSO MODO.

 

I “7 tessuti” sono sia ingredienti che componenti, sono sostegno e struttura. Essi costituiscono la fisiologia dei diversi veli organici del nostro corpo.

Nutrendosi tra di loro si supportano e permettono la vita.

I dhatus si formano infatti dal processo di metabolismo del cibo che mangiamo e che passa attraverso setti stadi di formazione. Da essi dipendono anche emozioni e passioni, il caldo e il freddo. Come i dosha, sono composti dai 5 elementi (Panchamahabhuta), con presenza in ogni strato, di uno o più elementi.

I tridosha viziati li contaminano e poiché sono in inter-relazione, quando un dhatu è infetto, quello successivo ne viene influenzato. Così la malattia si manifesta in uno o più tessuti.

Il plasma (RASA) nutre il sangue (RAKTA) rendendoci lieti. Il suo prodotto di scarto è il muco.

Il sangue (RAKTA) nutre i tessuti muscolari (MAMSA) purificando e donando luminosità alla pelle. Il suo prodotto di scarto è la bile.

MAMSA nutre i tessuti adiposi (MEDA) favorendo lo sviluppo del corpo. Il suo prodotto di scarto si accumula negli orifici, come il cerume dei condotti uditivi per esempio.

MEDA nutre i tessuti delle ossa e delle cartilagini (ASHTI) lubrificando il corpo. Il suo prodotto di scarto è il sudore.

ASHTI nutre il midollo (MAJJA) rafforzando la nostra struttura portante. Il suo prodotto di scarto è costituito dai peli, dalla barba e dalle unghia.

Il midollo nutre il seme e l’uovo (SHUKRA) con il suo materiale di riempimento mieloide e adiposo. Il suo prodotto di scarto sono le lacrime.

SHUKRA non ha prodotti di scarto ma due funzioni: una riproduttiva|libidica e l’altra finalizzata alla distillazione dell’OJAS. Appporta pazienza ed armonia.

L’Ojas è la settuplice essenza dei Saphta Dhatus: energia vitale, sottile e materiale, tra coscienza e corpo fisico. Pervade il sistema linfatico e quindi influenza la risposta immunitaria, la forza individuale e l‘aura.

Un Ojas bilanciato si manifesta nell’assenza di gonfiori dello stomaco, in una pelle pulita, in presenza di spirito, concentrazione ed energia, equilibrio emozionale e stabilità psicologica.

L’ Ojas diminuisce nell’essere a causa di: una quantità eccessiva o una carenza di cibo, diete o digiuni prolungati, troppo lavoro o stress, troppo esercizio fisico o iperattività sessuale, insonnia e sofferenza emotiva, viaggi continui e conversazioni eccessivamente lunghe. L’alcool lo influenza e lo riduce, specie se assunto quotidianamente in dosi sbagliate.

Ogni Dhatu possiede un proprio fuoco metabolico (DHATAVAGNIS) per un totale di 13 fuochi digestivi.

1 Jatharagni, il fuoco digestivo primario dello stomaco.
5 bhuta agni responsabili della formazione dei pancha mahabhuta, i cinque elementi (etere, aria, acqua, fuoco, terra).
7 dhatu agni responsabili della formazione dei dhatus, i tessuti corporei.

Il concetto di AGNI include quindi, la secrezione e l’azione sul bolo alimentare dell’acido cloridrico, degli enzimi intestinali, degli acidi e degli alcali biliari. Mediante i procedimenti biochimici, i 13 fuochi digestivi  ricavano dal nutrimento i tessuti secondari e le sostanze di scarto (MALAS).